Un progetto innovativo, che pensa alla disabilità in modo nuovo, dando valore alla persona intesa nella sua globalità, che mira a sostenere il protagonismo del ragazzo disabile nel vivere la propria vita. Obiettivo del progetto, promosso dalla legge 112/2016, è favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone disabili, preparandole al distacco dalla propria famiglia d’origine, anche in vista del venir meno del sostegno della famiglia.
Dal mese di maggio 2018, 5 ragazzi con disabilità grave, condividono la vita quotidiana, con il supporto di educatori, in un appartamento situato nel Comune di Urbino, in una zona limitrofa al centro.
Considerata l’innovazione introdotta dalla legge 112/2016 si è proceduto alla progettazione per l’annualità 2016 con un costante lavoro di concertazione con le famiglie, l’Umea, le istituzioni, i Coordinatori dei Centri Socio Educativi per ragazzi disabili presenti nel territorio dell’ATS IV, associazioni di volontariato quali Anffas e Caritas diocesana.
L’appartamento rappresenta il luogo di incontro e condivisione dove ritornare dopo la giornata trascorsa nelle proprie attività e da dove eventualmente ripartire per uscite insieme o partecipare ad iniziative della città. I ragazzi inseriti frequentano i centri educativi diurni presenti ad Urbino e Fermignano. Proprio per garantire continuità e facilitare il distacco dalla famiglia, il progetto è stato pensato ed elaborato in stretta collaborazione con gli Enti capofila dei Centri educativi presenti nel territorio (Comune di Fermignano ed Unione Montana dell’Alta valle del Metauro), e con le cooperative che hanno in gestione i centri.
Il progetto prevede la compresenza di due educatori, dall’ora di ritorno dai centri (circa le 16) fino alle 21, che possano aiutarli nell’accudimento personale e nell’organizzazione delle attività quotidiane al fine di implementare le loro autonomie di base e strumentali e stimolarli nella suddivisione dei ruoli nella gestione della casa valorizzando le specifiche competenze di ognuno. La presenza di due persone garantisce anche la possibilità di differenziare le attività a seconda dei desideri delle singole persone. Durante la notte permane un operatore per garantire una funzione di sicurezza. Anche il mattino sono previste due ore di compresenza per facilitare la preparazione dei ragazzi. .
Per questa prima annualità è stata prevista la permanenza nella casa dal lunedì al giovedì mattina.